Negli ultimi anni il numero di progetti all’estero che abbiamo contribuito a realizzare è cresciuto in maniera costante, specialmente in Spagna e Portogallo. È la ragione di fondo per la quale nel novembre del 2022 abbiamo deciso di aprire una nostra sede a Cadice, in Andalusia, allo scopo di stabilire una maggiore vicinanza con i nostri clienti presenti nella penisola iberica, condizione che abbiamo ritenuto indispensabile per esaudire ancora più puntualmente le loro richieste e per poter erogare loro i nostri servizi in modo più rapido ed efficiente.
Il legno in Spagna
In Spagna il comparto dell’edilizia costituisce una voce rilevante del PIL (percentualmente il 6,5 per cento). Rappresenta dunque un ambito fondamentale dell’economia del Paese, contribuendo in modo decisivo alla sua ricchezza e fermo restando che alla sua indiscutibile rilevanza fanno da contraltare i pesanti effetti negativi che il settore genera in termini di sostenibilità ambientale. Lo testimoniano i dati riportati da “España Circular 2030”, lo strumento varato a Madrid per promuovere un nuovo modello nazionale di produzione e di consumo: il 40 per cento dei rifiuti prodotti in Spagna (un dato superiore a quello mediamente registrato nella UE) sono da ascrivere al settore edile, il quale è “responsabile” anche del 35 per cento delle emissioni complessive di gas serra che si generano nel Paese.
In Spagna i benefici conseguenti all’utilizzo dei materiali naturali in edilizia sono stati oggetto di una vera e propria campagna di mistificazione, di una narrazione “diffamatoria” che ha finito per favorire l’industria focalizzata sulla produzione del mattone e del cemento. I tempi però cambiano, e il Paese, consapevole della necessità di “rinnovare o morire”, vive una fase nuova nella quale si guarda con grande attenzione e crescente interesse al mercato del legno sulla scorta delle grandi prospettive di sviluppo del settore edilizio che questo materiale è in grado di assicurare. È una tendenza suffragata dai numeri: secondo i dati comunicati dal Ministero dei Trasporti, della Mobilità e dell’Agenda Urbana il numero delle costruzioni in legno realizzate in Spagna si è triplicato nel corso dell’ultimo decennio.
Risale all’ormai lontano 2006 il primo pacchetto di regole varate a Madrid per codificare le modalità di calcolo da effettuare per garantire la sicurezza strutturale degli edifici realizzati in legno, un insieme di precetti entrati a far parte del Codice Tecnico dell’Edilizia (CTE). Il progressivo aumento dell’utilizzo del legno in ambito edilizio ha poi richiesto un aggiornamento delle norme in materia, licenziato nel 2019. Oggi una quantità sempre maggiore di persone manifesta interesse nell’utilizzo del legno come materiale da costruzione, sia per ciò che concerne le finiture tradizionali, sia per quello che riguarda la parte strutturale degli edifici.
Certo, in termini di valore assoluto, il peso determinato dall’industrializzazione del legno massiccio in Spagna si attesta su una percentuale compresa tra lo 0,5 e l’1 per cento dell’intero volume originato dal settore edile (lo si desume dal recente Rapporto Mass Madera 2023-2024), tuttavia il futuro per questo campo specifico appare roseo e denso di promesse. Anche se la capacità industriale del Paese soddisfa solo un modesto 2,5 per cento della quantità globale di pannelli di legno massiccio a strati incrociati (CLT) richiesto, grazie alla creazione di nuovi impianti produttivi si prevede che la sua capacità produttiva raddoppierà nei prossimi tre anni.
Fortunatamente viviamo, ormai a livello globale, un tempo in cui la lotta per arginare i fattori che alimentano il cambiamento climatico si è trasformata in una priorità, e anche in conseguenza di ciò la bioarchitettura sta finalmente acquisendo il riconoscimento e la visibilità che merita. Questo, unitamente al desiderio di allargare i nostri orizzonti e di esplorare nuove frontiere, ci ha fornito il coraggio di gettare il seme della nostra esperienza al di fuori del territorio italiano.
Il nostro ufficio spagnolo
Vi presentiamo il nostro team di collaboratori gaditani*!
(*gentilizio usato per definire gli abitanti di Cadice)
Lo studio spagnolo si occupa principalmente di
- progettazione strutturale di edifici in legno;
- disegno costruttivo e montaggio di edifici in legno;
- progettazione e consulenza nel campo della bioedilizia;
- consulenza nella progettazione dell’involucro edilizio e delle soluzioni acustiche.
La nostra equipe in Andalusia è attualmente composta da due ingegneri, Francesco Verzura e Anun Mejías, i quali da Cadice coordinano i progetti realizzati principalmente per il mercato spagnolo e per quello portoghese. Lo studio può vantare la consulenza tecnica offerta ad una delle prime tre aziende per volumi di mercato che commerciano legno strutturale in Spagna.
Francesco è il responsabile della progettazione strutturale e ha già lavorato per il nostro studio dal 2013 al 2017. Dopo un’esperienza in Ecuador, che lo ha visto progettare e costruire un edificio in bambù, ha trascorso tre anni a Rotterdam, nei Paesi Bassi, durante i quali si è occupato del calcolo di edifici in altezza in calcestruzzo armato. Ha ricominciato a collaborare con Opera Mista nel 2022, contestualmente all’apertura della nostra sede spagnola.
Anun ha una doppia laurea, in architettura tecnica e in ingegneria civile, collabora con Opera Mista dal 2023 ed è la figura responsabile della modellazione 3D e della prefabbricazione delle strutture in legno, nonché del progetto costruttivo usato per la posa in opera in cantiere.
Nonostante sia trascorso poco tempo dall’inizio di questa nuova avventura, sono già più di trenta i progetti sviluppati nella penisola iberica dalla costola spagnola di Opera Mista, distribuiti in varie province e con diverse destinazioni d’uso, dal residenziale allo scolastico, dal commerciale al vitivinicolo.
Prospettive future
In Spagna le opportunità non mancano. Cerchiamo ogni giorno di coglierle con impegno, serietà ed entusiasmo, i tratti distintivi che caratterizzano Opera Mista fin dalla sua nascita. Crediamo nel cambiamento, ci piacciono le rivoluzioni e sappiamo che per portarle a compimento non si può essere soli. Per questo, a Cadice come a Brescia, diamo valore al principio della collaborazione con altre realtà che operano nel nostro settore. Pensiamo infatti che l’ostinata difesa del proprio perimetro di competenze non aiuti a crescere, ed è in ragione di questa convinzione che in Italia siamo parte di una rete di professionisti motivati dalla medesima visione che a noi fa quotidianamente da bussola nel lavoro. Auspichiamo di poter presto creare un network in Spagna che abbia le stesse ragioni d’essere e uguali prerogative.